Una grande storia dal 1977
Il Centro di Cultura Sociale e di Ricerche Archeologiche, Storiche e Ambientali di Giuggianello nasce per rispondere a un’esigenza fondamentale: promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, ambientale e culturale del territorio.
La domanda centrale a cui intendiamo rispondere è: come riattivare nelle comunità locali, e in particolare nei giovani, un senso di appartenenza e responsabilità verso il proprio territorio, favorendo al contempo la ricerca, la memoria e la partecipazione attiva?
In un’epoca in cui le piccole realtà rischiano di essere dimenticate, il nostro Centro vuole diventare un punto di riferimento per chi desidera riscoprire la storia e l’identità di questa parte del Salento, spesso poco valorizzata.
Operiamo per colmare la distanza tra saperi accademici e conoscenze popolari, tra istituzioni e cittadini, tra passato e futuro. Lo facciamo attraverso attività di ricerca, iniziative divulgative, percorsi educativi, laboratori, pubblicazioni e momenti di confronto aperti alla cittadinanza.
Il bisogno a cui rispondiamo è quindi anche culturale e sociale: creare occasioni di incontro, dialogo e crescita, restituendo centralità alla cultura come strumento di coesione e sviluppo sostenibile.
Crediamo che la cura del patrimonio passi dalla consapevolezza e dalla condivisione, e che solo rafforzando il legame tra le persone e i luoghi sia possibile costruire comunità più resilienti, inclusive e partecipi.
La Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo - Settore Attività Culturali - con nota AC / 4548 / D del 6 dicembre 2006 ha notificato il provvedimento dirigenziale n.198 del 30 novembre 2006, col quale si disponeva liscrizione del Centro nel Registro delle Personalità Giuridiche private della Regione Puglia.
Con successiva nota del 19 dicembre u.s. la Presidenza della Giunta Regionale ha reso noto lavvenuta iscrizione al n. 271 del suddetto Registro.
L'impegno e l'abnegazione di tutti i soci hanno coronato un percorso di trenta anni teso a rinsaldare la nostra identità culturale e a dar voce alla nostra storia e al nostro territorio con i suoi Beni Culturali.
Tutto ciò ci rende orgogliosi e ci carica di responsabilità, spronandoci a proseguire nell'impegno di sempre con serietà, coerenza ed entusiasmo mettendo in campo la nostra passione verso la riscoperta della nostra storia, la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale.
Come previsto dalla normativa vigente, con la dichiarazione dei redditi si può destinare il 5 per mille dell'IRPEF al Centro di Cultura di Giuggianello sostenendo, così, le attiività e i progetti in campo dei beni culturali, del sociale e della cultura in generale previsti nella programmazione annuale stabilita.
Se puoi sostenere il Centro nella prossima dichiarazione dei redditi, alla scelta della destinazione del 5 per mille, firma, nell'aposito riquadro (sostegno del volontariato, delle ONLUS e delle associazioni) e scrivi il seguente codice fiscale:
83003640758
Parlane con il tuo commercialista o presso il tuo CAF.
Vi ringraziamo per quello che potete fare passando parola ad altri amici e conoscenti.
Personalità giuridica: una grande conquista
il tuo 5x1000 al Centro
UN NUOVO LOGO PER UNA GRANDE STORIA

Al compimento del quarantaduesimo anno di attività il Centro cambia logo.
Come simbolo si è scelto l'albero della vita separato dal grifo e da un felino, come segno di buon auspicio per gli anni futuri e come rimando al passato, all’identità e all’autenticità.Un albero non può crescere e irrobustirsi se non ci sono radici ben salde al terreno e qualcuno che se ne prenda cura.
L'albero della vita è una decorazione incisa sulla parte esterna di un cucchiaio in lega d'argento, ad uso liturgico, rinvenuto durante gli scavi presso il Casale Quattromacine di iuggianello condotti dall'università del Salento (1992-1996) dall'èquipe del Prof. Paul Arthur, al di sotto del piano pavimentale, vicino ad un altare della chiesa bizantina.
Ai piedi dell'altare furono ritrovati vari oggetti chiaramente legati alla liturgia, come due cucchiaini, uno realizzato in una lega d'argento e decorato, ed un secondo in ferro, una piccola lancia, oltre ad un elevato numero di frammenti di vetro.
Il cucchiaio in lega d'argento è decorato sulla parte interna da due pesci contrapposti, legati da un filo di perle che esce dalle bocche.
Questo ritrovamento è considerato unico nel suo genere dagli studiosi poiché trattasi della prima volta che, degli oggetti liturgici, siano stati ritrovati dinnanzi alla mensa dove erano, presumibilmente riposti, avvalorando la tesi che la chiesa ed il suo corredo liturgico, siano stati abbandonati in maniera
repentina.
La decorazione oltre al valore religioso assume anche un valore simbolico: nel mondo orientale l'albero frondoso, che è la raffigurazione della vita, congiunge il cielo con la terra, mentre il tema del leone e del grifo posti uno di fronte all'altro e divisi da una pianta rappresentano la resurrezione o l'ascensione.
L'edificio ricoperto da una ricca serie di affreschi, sembra aver subito almeno due fasi di costruzione: la prima è databile nel X-XI Sec., la seconda, invece, nel tardo XIII Sec. e sembra essere stato realizzato principalmente per conservare le spoglie di un individuo morto intorno ai 30/35 anni, posto in posizione privilegiata davanti all'altare.
L’ambizione è quella di traghettare tutti insieme, con un rinnovato entusiasmo, l’Associazione verso il futuro.
Il Centro: una realtà radicata nel presente e proiettata al futuro.